1867, garibaldini e truppe regie ai confini dello stato pontificio

Il 19 ottobre 1867, i quotidiani davano notizia di intensi movimenti di truppe dell’esercito regio che si recavano verso i confini dello stato pontificio. C’era sentore che si stesse preparando un qualche spedizione di volontari e garibaldini che aspiravano alla liberazione di Roma dai francesi e dallo stato del papa re.  Erano proprio i soldati piemontesi coloro che, secondo gli accordo a suo tempo sottoscritti con l’imperatore dei francesi dovevano garantire l’inviolabilità di quei confini.

Il Regio Esercito si stava quindi mobilitando nel rispetto di quegli accordi. In un dispaccio per la stampa diffuso da Firenze era specificato che dalla capitale d’Italia erano partiti i bersaglieri dell’11° battaglione, al comando del generale Ricotti. Altre due divisioni erano state inviate, al comando del generale Ferrero.  La situazione era considerata così allarmante che il principe Umberto era giunto precipitosamente a Firenze da Torino e si riteneva probabile una sua partecipazione alla spedizione militare.  IL corpo di spedizione fu in breve organizzato ed il suo comando fu posto a Terni, dove – manco a farlo apposta –  aveva sede lo stato maggiore dell’esercito dei volontari garibaldini. Verso i confini erano stati inviati trenta battaglioni, tre reggimenti di cavalleria e sei batterie di cannoni. Alle stazioni della linea ferroviaria Aretina fu fatto divieto di staccare biglietti per destinazioni che fossero oltre Terni.

Intanto sul “Corriere italiano” apparve la notizia secondo cui le truppe regie avevano oltrepassato il confine a Corese e a Poggio Mirteto, ma si specificava che si trattava solo di una voce perché l’esercito italiano pur essendo pronto a mettersi in marcia non s’era ancora mosso.

Né si mosse con particolare convinzione, una decina di giorni dopo quando da Terni le truppe dei volontari mossero verso Rieti, Montelibretti, Monterondo. Era la campagna dell’Agro Romano, finita tragicamente con la sconfitta dei garibaldini a Mentana.

Sulla spedizione di Mentana vedi:
La dove fu l’appuntamento: Terni e la spedizione di Mentana⇒

Lascia un commento